La meditazione utilizza il potere della mente concentrata come porta di passaggio verso l’espansione della coscienza.

Con l’approfondirsi della contemplazione si entra nella fase meditativa, che non è mai il risultato di uno sforzo.

Ciò vuol dire che la meditazione semplicemente accade, mentre la concentrazione ha bisogno della nostra applicazione cosciente.

Fino a che il meditante è conscio di sé, e della sua meditazione, non medita affatto, ma si trova ancora nella fase preliminare, all’inizio della concentrazione.

La concentrazione sviluppa la presenza mentale.

La presenza mentale sviluppa la visione profonda.

La visione profonda sviluppa la comprensione.

La comprensione fa nascere la compassione.

Una mente concentrata è una mente pulita

 

Normalmente si medita per rilassarsi, per divenire una persona migliore, ridurre lo stress o il dolore, divenire più liberi e illuminati, ma la med ha una prospettiva completamente diversa, con meditazione, intendiamo l’espansione della coscienza attraverso una sempre maggiore consapevolezza.

Nella pratica meditativa avviene qualcosa di molto grande, di molto vasto, avviene una vera liberazione interiore, ogni volta che osserviamo la coscienza nel suo molteplice manifestarsi, portiamo all’unità quell’interiorità nascosta che cerca luce, che vuole essere illuminata, che richiede di essere compresa all’interno dell’uno.

L’atteggiamento amorevole è fondamentale per stare bene. Quando sorge in noi la compassione quando manifestiamo buon cuore, e smettiamo di concentrarci sui nostri bisogni egoistici, è come se spalancassimo una porta interiore.

La compassione, mette a tacere la paura, alimenta la fiducia e ci fortifica. La compassione è una meraviglia della natura umana, una preziosa risorsa interiore, il fondamento del nostro benessere e della nostra armonia.

La generosità non è un modo per diventare buoni, ma è la strada per diventare felici, quando il cuore è reso libero dall’attaccamento, vi fioriscono la generosità e la bellezza.

11 Aprile 2017