Tirumalai Krishnamacharya (1888-1989) è stato un insegnante di yoga, professore di Filosofia, maestro di Ayurveda e studioso di sanscrito.
Definito “il padre dello yoga moderno”, Krishnamacharya è ampiamente considerato uno dei più influenti insegnanti di yoga del XX secolo che ha contribuito alla rinascita dello Hatha Yoga in un’epoca in cui gli insegnamenti tradizionali dello Yoga in India stavano per scomparire.
Per questo motivo nel 1916 si recò in Tibet alla ricerca dello yogi Yogeswara Ramamohan Brahmachari che, si narra, vivesse ritirato con la sua famiglia in una grotta. Krishnamacharya restò con questo misterioso maestro per 7 anni durante i quali studiò gli Yoga Sutra di Patanjali, imparò gli asana, i pranayama e studiò gli aspetti terapeutici dello yoga.
Laureatosi in tutte e sei filosofie indiane, o darsana vedici, sotto il patrocinio del re di Mysore, Krishnamacharya viaggiò per l’India tenendo conferenze e dimostrazioni per promuovere lo yoga, insegnando quello stile da lui creato chiamato Viniyoga o Vinyasa Krama Yoga, alla cui base c’è il principio “insegna ciò che è appropriato per un individuo”.
Consapevole del grande cambiamento che il mondo stava attraversando, fu il primo maestro ad insegnare canto vedico alle donne, pratica a loro esclusa fino agli anni 50 del secolo scorso e fu il primo a considerare lo yoga non più una dottrina segreta riservata a pochi eletti ma un patrimonio di conoscenze accessibile ad ogni persona al di là del sesso della casta e della religione.
La grande intuizione di Shri Krishnamacharya è stata quella di “illuminare” la pratica dello Hatha Yoga con la dottrina espressa da Patanjali negli Yoga sutra. mettendo insieme quindi il processo filosofico degli Yoga sutra con le tecniche, relative a asana e pranayama, proprie dello Hatha Yoga, che non erano ben specificate dentro a quel processo filosofico. Ad esempio Patanjali non spiega infatti come si esegue il pranayama, quindi quando facciamo il pranayama utilizziamo le tecniche dello Hatha yoga. Nello stesso tempo le pratiche fisiche ed energetiche dello Hatha yoga sono “illuminate” dalla dottrina del grande saggio Patanjali.
Hatha Yoga, lo yoga della forza e dell’energia, e Raja Yoga, lo yoga classico che pone l’enfasi principale sull’evoluzione mentale e spirituale, sono quindi insieme nel Viniyoga di Krishnamacharya e Desikachar. D’altra parte nella Hathayogapradîpikâ, nei primi versi è detto chiaramente: lo hathayoga è al servizio del râjayoga.
Dall’intervista di Mark Whitwell a Desikachar, in cui parla del padre Krishnamacharya:
“Ciò che io rappresento è insignificante in paragone alla globalità delle conoscenze di mio padre, non solo riguardo allo yoga ma anche rispetto a tutta la tradizione indiana, compresa la medicina, l’astrologia e l’Ayurveda.
Sapeva fare cose straordinarie, come fermare il battito cardiaco e trattenere il respiro per lungo tempo. Ma mi diceva sempre che mi avrebbe insegnato solo ciò che poteva essere utile all’umanità”.
La fama e la popolarità di alcuni suoi studenti come Indra Devi (1899-2002), Pattabhi Jois (1915-2009), B.K.S. Iyengar (1918-2014), suo figlio T.K.V. Desikachar (1938-2016) sono testimonianza dell’importanza del lavoro e degli insegnamenti di tutta la sua vita e della sua rilevanza come uno dei più grandi maestri di Yoga dell’era moderna.